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Alitosi nel cane: cause e rimedi per un respiro fresco


 
Spessissimo i clienti mi riportano una problematica costante che affligge i loro amici animali, ovvero l’alito puzzolente (ALITOSI).

Per prima cosa bisogna chiarire che l’Alitosi rappresenta un SINTOMO e come tale va indagato con l’aiuto del medico veterinario. Le patologie parodontali sono infatti tra le più frequenti che i medici veterinari sono chiamati a trattare.  vediamone alcune in modo generale:

Le patologie del cavo orale che provocano l’Alitosi sono:
-Placca e tartaro
-Parodontite                       
-Infezioni gengivali
-corpi estranei nel cavo orale (fili d’erba, frammenti di giocattoli, ecc…)
-Neoplasie del cavo orale
-Malattie sistemiche (es: insufficienza renale, diabete, … )
E molto altro…

Il primo passo da fare dopo aver notato un’eccessiva alitosi nel nostro animale è dunque fare un controllo dal veterinario.
Nel cavo orale dei nostri cani e gatti si nasconde una ricca diversità di batteri che non dovrebbero essere visti solo in chiave negativa. Questi microrganismi, noti come Microbiota, costituiscono un sistema molto importante per la salute del cavo orale e non solo. Il microbiota infatti è proprio quell’insieme di batteri che vivono pacificamente in Simbiosi con l’ospite, nel momento in cui questa pacifica convivenza viene meno parliamo di Disbiosi, fenomeno che contribuisce alla creazione di infiammazioni (gengiviti, parodontiti) così come di malattie sistemiche a lungo andare (es: cardiopatie).
Appurato ciò, dobbiamo parlare della Placca, che svolge un ruolo chiave in questa faccenda. La Placca infatti è uno strato duro, che si forma grazie ai batteri presenti nel cavo orale e che rappresenta l’ambiente ideale per il loro deposito e proliferazione, predisponendo l'animale alle più comuni patologie parodontali (vedi elenco sopra).
E’ per questo motivo che è fondamentale l’azione meccanica dello SPAZZOLAMENTO QUOTIDIANO dei denti e l’azione igienizzante e abrasiva del dentifricio, per poter prevenire l’eccessiva produzione di placca e tartaro. Ricordiamo infatti che lo spazzolamento è efficacie se praticato in maniera quotidiana sul dente sano e privo di placca; infatti qualora si presentasse già una situazione in cui il cane presenta già sui denti placca e tartaro risulterà necessario, previa valutazione del medico veterinario, un intervento professionale di Detartrasi da effettuarsi in anestesia generale del paziente. 
 
Lo spazzolamento quotidiano dei denti, quindi, risulta essere l’unico modo per agire in prevenzione preservando la salute del cavo orale il più a lungo possibile.

FACCIAMO TUTTO IL POSSIBILE MA A VOLTE NON BASTA…
Perché non sempre, infatti, fido e micio si lasciano spazzolare amabilmente le fauci…

Per te che hai un cucciolo il consiglio che posso darti è di abituarlo a farsi spazzolare i denti fin da subito così sarà più semplice per te gestire questo momento così importante dell’igiene orale quotidiana.

Per te che invece devi fare il diavolo a quattro per riuscire maldestramente a pulire i denti al tuo cane consiglio di utilizzare un approccio più graduale:
-utilizzando degli spazzolini da indossare sul dito,
 -Alternando lo spazzolamento con l’utilizzo di uno spray per l’igiene del cavo orale (che non va spazzolato),
-Fornendo dei masticativi di qualità che oltre ad effettuare un’azione meccanica sul dente (simile allo spazzolamento), aiutano a stimolare la produzione di saliva che facilita a sua volta la rimozione di batteri e detriti (effetto “wash out”),
-Applicando prodotti mirati come i gel stomatologici che agiscono direttamente sulle gengive e aiutano a mantenerle sane,
-Fornendo degli snack finalizzati al mantenimento del cavo orale sano (specialmente nei soggetti maggiormente predisposti).
 
E’ importante inoltre sottolineare che ci sono svariati fattori predisponenti alle patologie parodontali, vediamone alcuni:
-Predisposizione genetica
-Razza (cani di taglia molto piccola sono maggiormente predisposti)
-Età (più l’animale invecchia più è predisposto a parodontite)
-Malocclusione (es: prognatismo --> arcata inferiore chiude esternamente rispetto a quella superiore)
-Patologie sistemiche (Diabete, Cushing, ipotiroidismo, …)
-Utilizzo quasi esclusivo di cibo umido (favorisce l’accumulo di materiale nei solchi gengivali)
-Assenza di una corretta igiene orale quotidiana
 
Concludiamo sottolineando il fatto che la Profilassi dentale (intervento di detartrasi in anestesia) deve essere considerato un intervento di routine (come lo è per noi) per mantenere in salute il cavo orale del nostro amico a quattro zampe e che l’obiettivo e l’importanza dell’igiene orale quotidiana è dunque quello di aumentare il più possibile il tempo che intercorre tra una profilassi e l’altra (1 anno/ 1 anno e mezzo per i pazienti più predisposti sarebbe l’ideale). 

Ora sappiamo che esistono diversi metodi alternativi allo spazzolamento per mantenere il più possibile sana la bocca dei nostri animali e che è FONDAMENTALE abituare i nostri animali fin da cuccioli all’utilizzo dello spazzolino.

Non dimenticate che nel nostro Shop potrete trovare moltissimi prodotti per l’igiene orale del vostro amico a quattro zampe e una box Whatsapp dove risponderemo volentieri a tutte le vostre domande fornendovi utili consigli!

Ci vediamo al prossimo articolo,
A presto!
Pamela.

 
 

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