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Animali da compagnia e salute umana: gli effetti positivi della Pet Therapy

Oggi parleremo di una tematica che mi sta molto a cuore: la Pet Therapy.
Iniziamo a trattare questo argomento utilizzandone i termini esatti. Il termine Pet Therapy infatti risulta essere poco preciso, il termine più corretto è “INTERVENTI ASSISTITI CON GLI ANIMALI” (che indicheremo con l’abbreviazione IAA), i quali possono avere diverse declinazioni a secondo del loro scopo.
Gli IAA possono infatti avere valenza:
- in ambito terapeutico, quindi parliamo di TERPIA ASSISTITA CON GLI ANIMALI (TAA);
-in ambito educativo, quindi parliamo di EDUCAZIONE ASSISTITA CON GLI ANIMALI (EAA);
-in ambito ludico-ricreativo e di socializzazione, quindi parliamo di ATTIVITA’ ASSISTITA CON GLI ANIMALI (AAA).
 
Facciamo un passo indietro…
Il termine “Pet Therapy” fu coniato dallo Psichiatra infantile Boris Levinson già nel 1962, il quale, dopo aver osservato casualmente le interazioni positive tra il suo cane e alcuni suoi pazienti, iniziò a coinvolgere sistematicamente l’animale durante le sedute. Inoltre, con il progredire dei suoi studi a riguardo, nel 1969 pubblicò il saggio “Pet-oriented child psychotherapy”, interamente dedicato all’analisi dei benefici del rapporto uomo-animale.
La nostra salute, dal 1946, viene definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) come un insieme di fattori biologici, psicologici e sociali, non semplicemente “assenza di malattia o infermità”. Questo significa infatti che la salute umana, la salute animale e l’ambiente sono strettamente collegati e influenzati tra loro. Per questo motivo infatti risultò necessario adottare un approccio multidisciplinare che prevede in questo ambito, una stretta collaborazione tra medicina umana e medicina veterinaria.
 
Chiunque può beneficiare degli IAA:
Gli interventi assistiti con gli animali (IAA), infatti, possono portare beneficio a chiunque e non hanno delle categorie di soggetti a cui sono predisposti.
La relazione con gli animali d’affezione, infatti, se impostata correttamente può già di per sé essere fonte di beneficio per l’individuo e la società.
Le Attività Assistite con gli Animali (AAA) sono rivolte a chiunque abbia il desiderio di conoscere l’animale e instaurare con lui un incontro rispettoso capace di suscitare emozioni e sensazioni.
Le attività educative (EAA) e terapeutiche con gli animali (TAA) sono rivolte a tutte le persone che desiderano beneficiare di un percorso educativo o di cura, in cui si ritiene che la relazione con l’animale possa facilitare il raggiungimento di precisi obiettivi.
 
Non esiste un animale o una proposta unica adatti ad una categoria di persone o di patologie:
è importante sottolineare che ogni Intervento è personalizzato e adattato al singolo soggetto e l’animale affiancato viene scelto secondo le sue caratteristiche etologiche (specifiche caratteriali) ed individuali, nel totale rispetto del suo benessere psico-fisico.
Vediamo nello specifico gli ambiti di occupazione degli IAA:
Gli IAA possono essere impiegati nel campo della disabilità, della fragilità e della marginalità sociale, in alcune patologie della sfera psichica, nel disagio relazionale. Sono orientati a migliorare la qualità della vita delle persone, sia nei processi di cura che nei percorsi educativi.
Questi interventi si possono svolgere negli ospedali, nelle scuole, nelle comunità terapeutiche, nelle case di riposo, nelle carceri o nelle fattorie sociali. L’importante è che questi interventi avvengano in ambienti idonei in modo da assicurare il benessere e la sicurezza di persone e animali coinvolti e per garantire l’instaurarsi di una relazione efficacie.
 
Nel nostro paese il 25 marzo 2015 è stato sancito l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano sul documento che riporta le Linee guida Nazionali per gli Interventi assistiti dagli Animali (IAA). Questo documento stabilisce dunque delle regole e degli standard qualitativi per il corretto svolgimento degli IAA in Italia, con lo scopo di armonizzare le attività degli operatori e garantire la tutela delle persone e degli animali coinvolti.  Molte regioni italiane hanno inoltre regolamentato queste attività con specifici Atti sul proprio territorio con l’obiettivo di definire la formazione degli operatori e stabilendo i requisiti delle strutture che erogano IAA.
 
Concludiamo questo complesso articolo con un piccolo riassunto e una riflessione:
gli interventi assistiti con gli animali-IAA (generalmente definiti Pet Therapy) hanno diverse caratteristiche a seconda del loro obiettivo, abbiamo visto che con gli animali si possono svolgere delle Terapie, dei percorsi Educativi, di Socializzazione e delle Attività, per concorrere al miglioramento o al mantenimento della nostra salute e del nostro benessere.
Abbiamo visto che in questo ambito i professionisti lavorano insieme unendo le loro forze, da un lato per garantire il benessere psico-fisico delle persone, dall’altro per garantire quello degli animali, creando un’importante cooperazione.
Infine, abbiamo visto che queste attività portano beneficio a chiunque ne abbia bisogno, indistintamente, perché agli animali non servono le parole, con il loro sguardo, il loro silenzio e il loro amore riescono aiutarci più di quanto noi pensiamo.
Ci vediamo al prossimo articolo!
Pamela.

Fonte: www.izsvenezie.it

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