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Impariamo come curare la congiuntivite al cane.

Rossore della palpebra? Lacrimazione eccessiva?
Potrebbe essere Congiuntivite, vediamolo insieme!

Un occhio sano è ben aperto e non presenta né arrossamenti né secrezioni; risulta lucente, trasparente e ben umidificato. L’occhio di norma è un organo autopulente, infatti, le lacrime secrete dalle ghiandole lacrimali e distribuite sul bulbo oculare grazie ai movimenti delle palpebre ne assicurano l’autopulizia.


Come capire se il cane ha la congiuntivite?

Se ti accorgi che il tuo amico a quattro zampe ha questa tipologia di sintomi:
  • secrezioni oculari (che possono essere chiare, biancastre o gialle)
  • arrossamento dell’occhio talvolta associato a gonfiore (edema) delle congiuntive.
  • blefarospasmo (il cane chiude l’occhio in modo rapido e tremolante per molte volte in modo spastico)
  • prurito all’occhio o dolore (il cane tenta di grattarsi l’occhio con le zampe o strofinandosi sulle superfici della casa)

È arrivato il momento di indagare con l’aiuto del Veterinario di fiducia perché probabilmente ci troviamo di fronte ad una Congiuntivite.

Per diagnosticare la congiuntivite nei cani, il veterinario inizia con un'attenta ispezione degli occhi affetti. Durante l'esame, il professionista determina le aree dell'occhio che mostrano infiammazione e controlla per eventuali corpi estranei, graffi o ulcere, stabilendo se il problema è specificamente legato alla congiuntiva o causato da altri fattori.

Dopo aver confermato che l'infiammazione è congiuntivale e aver escluso la presenza di traumi fisici, il veterinario può procedere ad analizzare campioni di eventuali secrezioni, come pus o liquidi sierosi. L'uso di test aggiuntivi, come la colorazione con fluoresceina, aiuta a esaminare più a fondo la condizione. 

Se si sospetta un'allergia, possono essere effettuati test specifici per identificarla. In casi più complessi, il veterinario potrebbe ritenere necessaria una biopsia per ottenere una diagnosi precisa e completa.

 

Congiuntivite: cos'è e quali sono le cause.

La Congiuntivite è un’infiammazione delle congiuntive (membrane mucose che ricoprono il bulbo oculare e rappresentano la parte interna delle palpebre, sono umide perché costantemente lubrificate dalle lacrime in modo da proteggere l’occhio). Si tratta di un’affezione molto frequente in cani e gatti che può durare pochi giorni (5-7 giorni per una congiuntivite batterica) fino a qualche settimana (3-4 settimane per quella virale).

Esistono diversi tipi di congiuntivite, tra i più comuni:
  • Congiuntivite allergica: data da allergeni ambientali o alimentari/agenti chimici irritanti (eccipienti o proteine che il nostro cane non tollera, profumazioni o pollini che irritano le mucose del nostro cane)
  • Congiuntivite infettiva: per colpa infezioni batteriche o virus
  • Congiuntivite traumatica: nasce da traumi o corpi estranei nell'occhio come granellini di polvere o sabbia, forasacchi, ciglia o peli, ecc…
  • Congiuntivite parassitaria: Parassiti (Thelazia)

La congiuntivite allergica è probabilmente la più frequente, ed è un disturbo comune causato da reazioni a cibi, contatti diretti, o sostanze inalate. Si manifesta attraverso occhi rossi ed eccessiva lacrimazione. Il cane tende a grattarsi gli occhi per il forte disagio. Nei cani dal manto chiaro, il problema è particolarmente evidente a causa dell'arrossamento del pelo tra le dita, che si verifica per il frequente leccamento. Durante i periodi con alta presenza di allergeni ambientali, i sintomi possono intensificarsi notevolmente.

Allo stesso modo, ci sono forme di congiuntivite basate su reazioni immunomediate, come la congiuntivite plasma cellulare o il plasmoma, che si accompagna a cheratite "panno" — un'infiammazione della cornea che diventa opaca e marrone. Questo tipo di congiuntivite può colpire maggiormente cani come il pastore tedesco, il pastore belga, il borzoi, il dobermann, il collie e il springer spaniel inglese, che mostrano una predisposizione più alta a queste condizioni.

Un altro disturbo rilevante è la cheratocongiuntivite secca, una malattia in cui il sistema immunitario attacca le ghiandole lacrimali, causando secchezza oculare che porta a infiammazione della cornea e della congiuntiva. Razze particolarmente suscettibili a questo problema includono il carlino, il shih tzu, il pechinese, il maltese, il cocker americano, lo spaniel cavalier king, il bulldog inglese, il lhassa apso, il boston terrier, il mastino napoletano e il west highland white terrier.

C'è, poi, la congiuntivite follicolare che si manifesta con l'ingrossamento delle ghiandole mucose nell'occhio. Questo accade quando tali ghiandole reagiscono a stimoli esterni, aumentando di volume e modificando la texture della loro superficie, che diventa più aspra. Queste alterazioni provocano attrito sulla congiuntiva, causando irritazione e infiammazione.

Sarà compito del Veterinario ispezionare attentamente l’occhio per comprendere l’origine della congiuntivite e quindi orientare correttamente la terapia da somministrare.


Come curare la congiuntivite al cane?

Il trattamento della congiuntivite richiede lavaggi oculari con soluzioni antisettiche possibilmente ogni 2 ore. Se la congiuntivite è di natura infettiva, la terapia consiste nella somministrazione di colliri antibiotici. Se si tratta di congiuntivite allergica si associa dell’antinfiammatorio all’azione antibiotica.
 

Come pulire gli occhi del cane con congiuntivite:

Nelle situazioni in cui è necessario ricorrere alle terapie antibiotiche o antinfiammatorie come abbiamo descritto in precedenza è necessario rivolgersi al veterinario. Tuttavia, ci sono delle situazioni meno rilevanti in cui il nostro aiuto da casa, con i giusti prodotti per la cura degli occhi del cane, può essere di supporto e talvolta risolutivo.

Spesso, durante il week end, dopo una giornata al mare o all’aperto in cui il nostro cane ha infilato la testa un po’ dovunque e si è rotolato sulla sabbia, può capitare di notare alcuni dei sintomi all’occhio sopra citati (ammiccamenti, rossore, lacrimazione eccessiva). Nell’immediato, specialmente se ci troviamo nel fine settimana e siamo fuori caso è possibile irrigare l’occhio con delle lacrime artificiali come Lacrivet. Questo aiuterà ad eliminare eventuali residui e granellini che irritano l’occhio risolvendo il problema o attenuandolo di molto. Questo non esclude poi un controllo dal veterinario per ogni evenienza.

Ecco perché suggerisco sempre di tenere sempre a portata di zaino (e in casa) delle lacrime artificiali adeguate e delle garze pulite, così da poter fronteggiare situazioni come queste in totale sicurezza. Le lacrime artificiali infatti non hanno controindicazioni.

In aggiunta, in alcune razze (in particolare le razze brachicefale come il Bouledogue Francese, il Carlino, il Persiano ecc..), le anomalie di conformazione della faccia determinano affezioni oculari più frequenti, talvolta croniche. Quindi un'igiene oculare quotidiana è fondamentale!

L’igiene oculare ha lo scopo di mantenere pulito l’occhio, rimuovere croste e sporco dalle palpebre, disinfettare i tessuti oculari superficiali e umidificare il bulbo oculare. Per farlo puoi aiutarti con delle comodissime salviettinefacili da utilizzare e appositamente formulate per la pulizia dell'occhio del cane.
 

Come si esegue correttamente l’igiene oculare a casa?

Il lavaggio dell’occhio si esegue utilizzando una soluzione fisiologica, preferibilmente in comodi flaconcini monodose da utilizzare così:
 
  1. Con l’indice della mano si abbassa la palpebra inferiore (mani pulite)
  2. Con l’altra mano si instillano le gocce di soluzione (preferibilmente tiepida- basta sfregare il flaconcino tra le mani per qualche secondo)
  3. Si asciuga l’eccesso con una garza pulita (sterile) procedendo dalla zona meno sporca verso quella più sporca dell’occhio.
  4. L’operazione di pulizia va ripetuta più volte a seconda della situazione; talvolta può bastare anche una volta al giorno, l’importante è iniziare dall’occhio meno sporco per poi proseguire su quello più sporco.
  5. Non utilizzare mai la stessa garza per entrambi gli occhi!

I colliri con farmaci si instillano allo stesso modo tenendo possibilmente le palpebre ben aperte per una decina di secondi. La pomata oftalmica va posta invece lungo il bordo interno della palpebra inferiore e distribuita grazie ai vari movimenti delle palpebre. Esiste anche la crema oftalmica perioculare che va applicata soltanto sulle palpebre. 


Concludo questo articolo ricordandovi che nel nostro Shop potrete trovare tutto il necessario per l’igiene quotidiana degli occhi nonché per essere preparati per ogni eventualità che coinvolge il benessere degli occhi dei vostri amici a quattro zampe!

Restiamo a vostra disposizione per eventuali domande o chiarimenti e speriamo che questo articolo sia stato di aiuto.
Ci vediamo al prossimo articolo!
Pamela

Fonte:  "Le Principali malattie del cane e del gatto-2" CEF 

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