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Mangiare in modo sano e corretto: consigli sull’alimentazione per cani e gatti

Mangiare in modo sano e corretto: consigli sull’alimentazione per cani e gatti
 
Il cibo per i nostri animali rappresenta una risorsa fondamentale e come tale noi proprietari dobbiamo imparare a gestirla nel modo più corretto possibile. Questo ci aiuterà a garantire per il nostro animale un benessere sia fisico sia comportamentale.

La scelta dell’alimento:
Cani e gatti sono in grado di riconoscere 5 gusti: salato, dolce, amaro, acido e umami. Quest capacità consente loro di decidere se un determinato alimento è di loro gradimento oppure non lo è.
In commercio esistono un’infinità di tipologie differenti di alimentazione. Ci sono alimenti freschi, conservati, umidi o disidratati (crocchette) e vanno selezionati in base ai bisogni nutrizionali specifici e alla praticità nella loro gestione. In linea generale è sempre opportuno chiedere aiuto a figure esperte che sapranno indirizzare il proprietario verso la soluzione più adeguata.
 
Accenni sui fabbisogni nutrizionali del cane e del gatto:
Il cane necessita di un attento equilibrio di calcio e fosforo e di una quantità adeguata di vitamina D per ossa forti e denti sani.  I grassi e gli oli rappresentano una fonte di energia molto importante per cani attivi e/o di grossa taglia, inoltre le proteine sono necessarie per costituire e sostentare i loro muscoli.
Il gatto ha bisogno di quasi il doppio delle proteine che necessita il cane; la vitamina A (dal Fegato) è necessaria entro limiti ben precisi oltre i quali può risultare dannosa. Un disequilibrio di acidi grassi essenziali toglierà lucentezza al pelo del gatto, infine la taurina è essenziale per preservare la salute degli occhi e del cuore ed è indispensabile nella dieta del gatto.
 
Vediamo ora i diversi tipi di alimentazione:
I nutrienti necessari alla crescita e al mantenimento di cani e gatti possono derivare sia da una dieta casalinga, fatta di cibi freschi e cucinati al momento, sia da un’alimentazione industriale, fatta di croccantini e cibi umidi conservati.

 L’alimentazione casalinga:
L’alimentazione casalinga per il proprio animale presenta alcuni vantaggi e alcuni svantaggi. Tra i vantaggi abbiamo sicuramente l’esatta conoscenza degli ingredienti che impieghiamo e della loro qualità, oltre che il piacere di cucinare per i nostri animali. Tra gli svantaggi abbiamo sicuramente dei costi più elevati (ciò dipende dal prezzo della carne) e l’impiego di maggiore tempo che richiede la preparazione casalinga. Un altro inconveniente è che la dieta casalinga, non correttamente formulata può provocare un peggioramento dello stato di salute dell’animale causato da carenza o eccessi di alcuni principi nutrienti. L’alimentazione casalinga, infatti, va formulata con un approccio scientifico da un medico veterinario esperto in nutrizione, soltanto così avremo la certezza che la dieta preparata per il nostro animale sia completa e bilanciata dal punto di vista nutrizionale. Un’alimentazione casalinga ben bilanciata deve apportare all’animale la giusta quantità di nutrienti essenziali: acqua, proteine, grassi, carboidrati, fibre, minerali e vitamine che vanno integrate con gli appositi supplementi. Le materie prime devono essere di qualità e cucinate in modo appropriato, il riso e la pasta, per esempio, devono essere cotti a lungo per rendere digeribile l’amido. Il latte vaccino è da evitare dopo lo svezzamento perché a quel punto viene meno l’enzima lattasi, utile a digerire il lattosio, provocando sintomi enterici come dissenteria e meteorismo. Lo yogurt, essendo un prodotto derivato dalla fermentazione, risulta invece più digeribile. Il fegato va fornito al massimo una volta alla settimana, infatti, l’elevata presenza di vitamina A può risultare tossica. Un altro errore frequente è quello di alimentare il gatto di sola carne, perché più gradita, portandolo a rifiutare le verdure o il riso che invece sono fonti di calcio, un minerale importantissimo per la struttura ossea.
 
L’alimentazione industriale:
L’alimentazione industriale ha il vantaggio di essere pronta all’uso, più economica rispetto a quella casalinga e più completa, oltre che di facile conservazione. Negli ultimi anni l’industria del pet food ha prodotto alimenti sempre più completi ed equilibrati, aumentando anche lo standard qualitativo, adattando le diverse tipologie di alimenti anche allo stile di vita, all’età, alla taglia, alla razza e alle eventuali patologie dell’animale. Gli alimenti industriali in commercio sono ottenuti da un misto di carne o pesce, cereali, verdure e integratori (vitamine e minerali). La loro produzione e regolamentata da diverse norme in materia di sicurezza, di salute e di legalità. L’intera catena produttiva, dalla selezione delle materie prime allo stoccaggio dei prodotti finiti, è sottoposta a una rigida regolamentazione (certificazione ISO 9000). Inoltre, le analisi degli alimenti garantiscono la loro conformità alle raccomandazioni dell’AAFCO (Association of American Feed Control Officials) e del NRC (National Research Council), i due organismi internazionali di riferimento per l’alimentazione animale. Come per qualsiasi altro formato di cibo per animali domestici, che ha i suoi pro e contro, il cibo secco potrebbe avere alcune limitazioni. Ad esempio, la sovralimentazione e la minore assunzione di acqua nei cani e nei gatti sono state associate all'alimentazione di cibo secco (crocchette) rispetto al cibo umido.
 
Come scegliere la dieta migliore per il tuo animale domestico?
Il modo migliore per garantire una dieta sana è quello di somministrare un alimento completo (o una combinazione di alimenti e prodotti complementari appropriati) progettato per il tipo di animale e per la sua fase di vita (ed eventuali patologie in corso).
Tieni sempre d'occhio l'appetito, il livello di energia, la qualità delle feci e le condizioni corporee del tuo animale, come segnali che indicano che la sua dieta è corretta oppure no. Se non sei sicuro o noti cambiamenti, parla con il tuo veterinario. Alcuni animali possono avere esigenze nutrizionali particolari, per le quali è necessario adattare la dieta. Per essere ancora più precisi e sicuri sarebbe ideale effettuare un esame del sangue (ematochimico) almeno una volta all’anno.
Io, per esempio, utilizzo per i miei due gatti, un alimento secco di mantenimento completo per gatti adulti (per il 90% della loro dieta) e riservo un 10% al suo analogo in versione umida per stimolare ulteriormente il loro appetito. Così facendo so che devo diminuire leggermente la quantità giornaliera di crocchette perché compenso con il cibo umido, suddividendo sempre i pasti in più momenti durante la giornata (3/4 pasti).
La mia scelta è stata effettuata dopo mesi di prove ed errori, durante i quali ho potuto sperimentare varie proteine e formati fino a trovare quello più adatto a loro, che non provocasse alcun turbamento delle loro condizioni corporee.
 
Indubbiamente l’alimentazione va cambiata nel corso delle fasi di vita del nostro animale: cucciolo-adulto-anziano.

 I cuccioli si devono alimentare con degli alimenti specifici a loro dedicati e formulati, per favorire un corretto sviluppo. Nelle taglie medio-grandi l’alimentazione va preferibilmente integrata con appositi integratori per favorire il corretto sviluppo delle ossa e delle articolazioni (come ad esempio Legart Up e Artikrill crescita) e per favorire un giusto apporto proteico. Solitamente la dicitura che troviamo al di fuori delle confezioni degli alimenti conservati per cuccioli è “Puppy” per i cuccioli, e “Kitten” per i gattini. Questo tipo di alimentazione va mantenuto fino al raggiungimento della seconda tappa della vita: la fase adulta.

La fase adulta coincide solitamente con la maturazione sessuale, l’alimento andrà quindi rimodulato, o cambiato secondo le sue nuove esigenze nutrizionali che sono inevitabilmente diverse da quelle del cucciolo. Solitamente le etichette degli alimenti conservati per cani/gatti adulti recano la dicitura “Adult”.

Infine, abbiamo la fase “Senior”, la fase in cui l’animale invecchia e va incontro a esigenze nutrizionali ancora differenti. L’alimentazione va quindi adattata (e integrata possibilmente con integratori specifici) utilizzando gli alimenti appositi.
  • Ogni confezione indica una dose giornaliera indicativa di cibo da somministrare in funzione all’età o al peso dell’animale. Va quindi controllato regolarmente il peso per accertarsi che la dose di cibo sia effettivamente adeguata.
  • La transizione da un tipo di alimento ad un altro va fatta in maniera dolce e graduale, mescolando il vecchio cibo a quello nuovo per 5-7 giorni nel caso del cane, e per 7-10 giorni nel caso del gatto. Questo garantisce una miglior digestione e riduce il rischio di diarrea.
 
L’importanza della ciotola e il numero dei pasti:
La ciotola del cibo va posizionata i un luogo tranquillo, evitando le zone di passaggio come l’ingresso di casa e va lasciata a disposizione il tempo necessario al consumo del cibo; poi va tolta quando è vuota. Generalmente è sconsigliato dare un unico pasto, specialmente per quei cani che mangiano molto voracemente, poiché rischiano di aspirare il cibo e di ingerire grandi quantità d’aria che poi contribuiscono ad un malessere a livello gastrointestinale (vomito, gastrite, eruttazioni, difficoltà digestive). Senza contare che nei cani di taglia medio-grande è fortemente sconsigliata questa pratica anche per scongiurare il rischio di torsione gastrica. È invece più opportuno dividere la razione giornaliera di due o più pasti e/o somministrarla in ciotole cosiddette “anti-ingozzamento” specialmente per coloro che mangiano a grande velocità e voracità (come i labrador per esempio).

Il cane può essere nutrito con 2 o 3 pasti giornalieri. Per i soggetti che reclamano continuamente il cibo si consiglia di aumentare il numero di pasti e/o fornire degli snack ipocalorici.
Il gatto libero deve avere accesso liberamente al cibo e all’acqua quando in ogni momento della giornata. Per i gatti sterilizzati che vivono in casa si consigliano piccoli pasti da somministrare più volte al giorno (a seconda delle possibilità del proprietario). Le crocchette possono essere disposte in 2 o 3 luoghi diversi della casa.
 
In conclusione, l’alimentazione comprende una vastità di argomenti da trattare che vedremo un po’ alla volta. Per ora spero di esservi stata utile fornendovi una guida generale ma anche pratica sulla corretta alimentazione dei nostri amici animali.
Ci vediamo al prossimo articolo!
Pamela
 
Fonti: “L’alimentazione del cane e del gatto” CEF, “Corso formativo per i proprietari di cani-FNOVI”, “Un menu da cani”, FEDIAF.

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